Nei pazienti oncologici in terapia l’utilizzo di strumenti elettronici digitali per comunicare disturbi legati alla malattia o al trattamento si è dimostrato efficace nel migliorare il controllo dei sintomi; ha inoltre un impatto positivo sulla sopravvivenza complessiva e sul numero di accessi ospedalieri.

Questo effetto è stato valutato e confermato soprattutto in pazienti con tumori in stadio avanzato.

In questo studio gli Autori hanno coinvolto principalmente pazienti con neoplasie in fase precoce che quindi erano sul punto di iniziare un protocollo terapeutico potenzialmente curativo.

Gli Sperimentatori hanno suddiviso i partecipanti in due gruppi: nel primo i pazienti venivano valutati e seguiti con le normali procedure di pratica clinica (visite ambulatoriali, contatti telematici al telefono o via e-mail); nel secondo gruppo a queste metodiche veniva aggiunta una valutazione tramite eRAPID. Questo è un sistema elettronico che permette ai pazienti di inserire in modo autonomo dal proprio PC o smartphone segnalazioni relative a eventuali sintomi o disturbi in rapporto ai quali il sistema genera automaticamente una serie di indicazioni utili al paziente per gestire il problema oppure, qualora il sintomo venga valutato come potenzialmente grave, un’indicazione ad accedere in Ospedale, allertando contestualmente il Personale Sanitario.

L’obiettivo principale dello studio era quello di dimostrare un miglioramento del controllo dei sintomi (valutato tramite il punteggio ottenuto con il questionario Functional Assessment of Cancer Therapy Scale-General Physical Well-Being Subscale, FACT-PWB) a 6, 12 e 18 settimane dall’inizio dei trattamenti.

Obiettivi secondari comprendevano la valutazione degli accessi ospedalieri ed eventuali variazioni dei trattamenti chemioterapici (modifiche di dosaggi, schemi o schedule della terapia).

Fra Gennaio 2015 e Giugno 2018, sono stati arruolati 508 pazienti la maggior parte dei quali (62,4%) aveva una neoplasia (mammaria, ginecologica o gastrointestinale) in stadio iniziale; la quota di pazienti rimanente era invece seguita per una malattia metastatica.

Complessivamente l’uso di eRAPID ha mostrato un effetto positivo a 6 e a 12 settimane mentre all’analisi a 18 settimane non si sono evidenziate differenze di sorta fra i due gruppi. Considerando solo il gruppo con malattia in stadio iniziale, i vantaggi si sono evidenziati a 6 settimane ma non a 12 né a 18 settimane. Non sono state evidenziate differenze significativi fra i due gruppi per quanto riguarda gli accessi ospedalieri o le modifiche al trattamento oncologico.

Commento

Lo studio di Absolom et al. ha il merito di aver valutato i possibili benefici del monitoraggio telematico di sintomi e disturbi in una popolazione con malattia in stadio iniziale mentre i dati disponibili fino a oggi riguardavano pazienti con malattia avanzata. Questa differenza sostanziale può spiegare almeno in parte il minor beneficio evidenziato nel gruppo sperimentale rispetto agli altri studi con una popolazione esclusivamente metastatica: i pazienti con malattia in stadio iniziale beneficiano del monitoraggio nelle prime settimane di trattamento quando l’impatto delle terapie ha causato i primi disturbi. Nel corso delle settimane, man mano che la sintomatologia si stabilizza e i pazienti diventano più esperti nel riconoscerla e nel gestirla, l’effetto dell’uso di eRAPID si riduce.

Ovviamente, il monitoraggio telematico risulta molto più efficace quando i pazienti lo utilizzano in maniera costante e regolare e, soprattutto, se a ciò corrisponde una valutazione attenta da parte degli Operatori Sanitari dei dati forniti dal sistema stesso.

Nel complesso questo studio su una popolazione con malattia in stadio iniziale, pur non fornendo risultati nettamente positivi, si inserisce a pieno titolo nel solco già tracciato dagli studi sulla popolazione con malattia avanzata e conferma che i sistemi telematici possono fornire un valido aiuto nella gestione dei sintomi e dei disturbi dei pazienti oncologici. È perciò auspicabile che questo strumento venga rafforzato e diventi di uso quotidiano.

Articolo originale: Kate Absolom , et al. Phase III Randomized Controlled Trial of eRAPID: eHealth Intervention During Chemotherapy. J Clin Oncol  2021;39:734-747.